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1 Agosto 2011
DIARIO DI VIAGGIO
Salve Popolo di Hakuna Matata!
I collegamenti internet sono un po’ scarsi… quindi non sempre ci possiamo collegare. E allora….eccoci di nuovo qui a rendervi partecipi della nostra esperienza!
La prima domenica in missione, qui a Kitanewa, è stata allietata dalla celebrazione di….udite….udite: 80 MATRIMONI e da oltre 100 battesimi. L’evento è dovuto al fatto che l’assenza di un parroco che girasse per i vari villaggi della missione – Kitanewa ne conta 9 in un territorio di oltre 100 km – ha fatto si che molte persone si sono potute sposare solo civilmente. È stato molto emozionante – come sacerdote – far sperimentare la Grazia di Dio a tante persone che con gioia si sono accostati, chi dopo 7 chi dopo oltre 10 anni, al sacramento della confessione e sentendosi dire: “io ti assolvo dai tuoi peccati…” manifestare veramente la sete della Misericordia di Dio. E pensare che da noi c’è gente che, pur avendo la possibilità, si confessa raramente, o addirittura considera la confessione un optional, perché non ritiene di avere peccati. Vi lasciamo immaginare una chiesa gremita da più di mille persone, non contando i bambini, che con la loro allegria e i loro balli hanno animato la celebrazione, che senza accorgercene è durata 3 ore e mezza, senza avvertire la minima stanchezza, sia da parte nostra che loro… cosa impensabile nelle nostre parrocchie. Durante la celebrazione una cosa che ha attirato la nostra attenzione è stata la scena di una mamma, inserita nel coro parrocchiale, cantare e allattare a ritmo di musica, cosa inusuale dalle nostre parti, ma naturale in questi luoghi. Dopo la celebrazione siamo stati invitati al “banchetto nuziale” a base di riso e carne cucinato da diverse donne, la cui organizzazione è iniziata il giorno prima con la macellazione di un bue, ad opera di alcuni Masai, considerati i “migliori addetti” ai lavori. Nel tardo pomeriggio, finiti i festeggiamenti, sposi ed invitati sono ritornati ai rispettivi villaggi con i vari “bus di linea” messi a disposizione dalla missione: trattori con rimorchio, camion e altri mezzi!!!
Bene…per questo contatto pensiamo di avervi raccontato abbastanza, sperando di avervi allietato e fatto vivere le nostre stesse emozioni, vi salutiamo con affetto da questa “nostra Africa”!!!
I collegamenti internet sono un po’ scarsi… quindi non sempre ci possiamo collegare. E allora….eccoci di nuovo qui a rendervi partecipi della nostra esperienza!
La prima domenica in missione, qui a Kitanewa, è stata allietata dalla celebrazione di….udite….udite: 80 MATRIMONI e da oltre 100 battesimi. L’evento è dovuto al fatto che l’assenza di un parroco che girasse per i vari villaggi della missione – Kitanewa ne conta 9 in un territorio di oltre 100 km – ha fatto si che molte persone si sono potute sposare solo civilmente. È stato molto emozionante – come sacerdote – far sperimentare la Grazia di Dio a tante persone che con gioia si sono accostati, chi dopo 7 chi dopo oltre 10 anni, al sacramento della confessione e sentendosi dire: “io ti assolvo dai tuoi peccati…” manifestare veramente la sete della Misericordia di Dio. E pensare che da noi c’è gente che, pur avendo la possibilità, si confessa raramente, o addirittura considera la confessione un optional, perché non ritiene di avere peccati. Vi lasciamo immaginare una chiesa gremita da più di mille persone, non contando i bambini, che con la loro allegria e i loro balli hanno animato la celebrazione, che senza accorgercene è durata 3 ore e mezza, senza avvertire la minima stanchezza, sia da parte nostra che loro… cosa impensabile nelle nostre parrocchie. Durante la celebrazione una cosa che ha attirato la nostra attenzione è stata la scena di una mamma, inserita nel coro parrocchiale, cantare e allattare a ritmo di musica, cosa inusuale dalle nostre parti, ma naturale in questi luoghi. Dopo la celebrazione siamo stati invitati al “banchetto nuziale” a base di riso e carne cucinato da diverse donne, la cui organizzazione è iniziata il giorno prima con la macellazione di un bue, ad opera di alcuni Masai, considerati i “migliori addetti” ai lavori. Nel tardo pomeriggio, finiti i festeggiamenti, sposi ed invitati sono ritornati ai rispettivi villaggi con i vari “bus di linea” messi a disposizione dalla missione: trattori con rimorchio, camion e altri mezzi!!!
Bene…per questo contatto pensiamo di avervi raccontato abbastanza, sperando di avervi allietato e fatto vivere le nostre stesse emozioni, vi salutiamo con affetto da questa “nostra Africa”!!!
Padre Dario