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16 Agosto 2017
DIARIO DI VIAGGIO
Salve Popolo di Hakuna Matata!
Il tempo trascorre inesorabile... sembra ieri essere arrivati in questo angolo di mondo, invece il più è passato! Tanzania è un paese in pace e non è proprio un fatto scontato in Africa. Paese povero, ma con dignità ed in evoluzione. Anche il Presidente è apprezzato per la sua volontà di svincolarsi dagli aiuti stranieri, per i quali permane, comunque, un obbligo per rendersi autonomi. Processo lungo, ma la strada è quella giusta, portata avanti anche dalla Chiesa. Questo perchè il mondo cattolico ha a cuore i poveri, anche lontani. La missione è sempre stata questa: annuncio della Buona Novella ed aiuto allo sviluppo, in tutti i sensi. A casa loro. Lì dove i popoli vivono, dove hanno le proprie radici, adeguandosi per quanto possibile ad usi e costumi locali, almeno a quelli non in contraddizione con lo spirito evangelico.
Senza auto, senza acqua, né luce, i ritmi sono dettati dalla natura. Forte è il senso dell'oggi, che non è solo precarietà, ma godere del momento. Di alcuni valori dovremmo riappropriarcene!
Abbiamo partecipato alla trivellazione di due pozzi e assistito alla costruzione delle aule di una nascente scuola secondaria, il tutto finanziato dai vari benefattori di Hakuna Matata Onlus... Sono momenti di grande soddisfazione! Il motto comune a tutte le scuole qui in Tanzania è "Elimu ni maendeleo": l'istruzione è progresso...che forse noi capiamo poco! Sono più "contenti" per la costruzione della scuola che per il pozzo....ci hanno pure donato una pecora!
I bambini rimangono sempre fantastici! I loro sguardi, i loro sorrisi, la loro semplicità... Ti ritrovi però a donare loro una caramella, una maglietta o una matita, portate in missione gelosamente dall'Italia, come lo Zio Paperone della situazione con l'errata convinzione di stare salvando così "questo mondo"... specialmente da parte dei profani della missione... È difficile far comprendere che la missione è ben altra cosa... Ad essa bisogna accostarsi in punta di piedi, con discrezione, sospendendo il giudizio e lasciando a casa la tua mentalità europea!
Scrive uno del gruppo nel suo diario personale: "Negli occhi mi rimarrà l'incontaminata natura, anche brulla, ma a perdita d'occhio. Bellissimi tramonti, con l'unico rammarico che la fotocamera non riusciva a cogliere quanto di bello ci fosse attorno a noi, dono di Dio".
A risentirci al prossimo anno!
