Morogoro 20 Aprile 2010 - Hakuna Matata

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"Non piangere più, ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli"
(Apocalisse 5,5)
Morogoro 20 Aprile 2010

Carissimi, cercando faticosamente di essere fedele al proposito di cui vi ho parlato l'ultima volta, eccomi a scrivervi nella gioia della resurrezione. Come ogni anno per la Pasquetta, alcuni di noi sono andati al concerto ecumenico: questa volta i cori di varie denominazioni cristiane presenti in questa città si sono raccolti nella chiesetta dei Moravi. Lo spazio interno non poteva bastare ai tanti amanti del canto e della Parola proclamata dai supremi pastori. Comunque da queste parti non è raro restare fuori della porta, dato che le assemblee liturgiche Per ridurre tale problema alla scuola, dove da anni un'aula doppia viene usata dagli Stigmatini come cappella per la gente della zona, da gennaio ho iniziato a celebrare per le alunne interne la Messa domenicale in aggiunta a quella del giovedì sera avviata l'anno scorso. La loro esultanza è indescrivibile, soprattutto in questo periodo pasquale: le pareti sembrano tremare! Speriamo comunque che i suddetti sacerdoti (provenienti da vari paesi dell'Africa meridionale) riescano a costruire presto la progettata sala pluri-uso nello spazio che gli abbiamo lasciato a monte della scuola. Vi potrebbe sorgere una parrocchia, già necessaria a questa borgata in rapido sviluppo, anche se non vi sono i palazzi a più piani che in città si vanno moltiplicando insieme alle antenne delle compagnie telefoniche, alle motociclette (qui usate soprattutto come taxi economico) e ai relativi incidenti mortali. Tenete conto che ora la popolazione tanzaniana aumenta di un milione l'anno e che nelle città cresce più che nei villaggi (a causa dell'immigrazione). A livelli di figli la media per donna è scesa da 7 a 5, con punte di 2 in zone urbane. Ciò nonostante la crescita demografica è ferma al 2,9% annuo (mentre quella del prodotto domestico oscilla tra il 6 e il 7,8 %, con conseguente raddoppio del reddito pro capite, ora a una media nazionale di 320 euro all'anno). La cosa preoccupa molti, soprattutto dei paesi ricchi, e su loro spinta il governo ha preparato un nuovo programma di riduzione delle nascite, puntando in quattro anni ad aumentare da 20-25 a 65 la percentuale di donne che usano ritrovati tecnologici per prevenire gravidanze. Con un occhio più attento alla realtà, l'ultimo rapporto della commissione dell'ONU per l'invecchiamento ha detto chiaramente che la riduzione rapida delle nascite (in atto in tanti paesi) avrà gravi conseguenze soprattutto per le nazioni povere. Sono in aumento gli economisti che attribuiscono l'attuale crisi a tale denatalità. Inoltre tra 30 anni in paesi come l'Italia ogni lavoratore dovrà mantenere un pensionato, con conseguente aumento del costo del lavoro e riduzione della competitività sul mercato (in Africa la proporzione sarà 12 a 1, mentre ora è 20 a 1). Con maggior tristezza ho letto che alla fine del secolo gli Italiani, senza apporti esteri, rimarrebbero soltanto 8 milioni. Altro che fischiare Mario Balotelli! Un'altra brutta notizia è che infine il governo ci ha fatto chiudere la scuola gratuita, in attesa di regolare registrazione. Proprio il giorno che avevo ricevuto in municipio la promessa di un favore a tale scopo (cioè il cambio dell'uso del relativo terreno, inizialmente destinato a un asilo infantile) ho trovato a casa l'intimazione. Come suona beffardo il motto della precedente campagna elettorale: "Maisha bora kwa kila Mtanzania!" (= Una vita di qualità per ogni Tanzaniano!). Il 31 Marzo i nostri studenti hanno ricevuto il colpo, mentre a Pasqua l'ho annunciato alla comunità cristiana che si raduna nelle stesse aule per la Messa domenicale e che nello stesso terreno sta costruendo la chiesa. Tutti sanno cosa ciò voglia dire per tali poveri giovani (e meno giovani) e si stanno (sempre cautamente) muovendo in loro difesa. Anche noi stiamo cercando qualche soluzione per salvare le loro speranze di progresso, mentre la pratica di registrazione andrà avanti come sempre "polepole" (= piano piano). A livello politico, mentre ci prepariamo alle elezioni generali di ottobre, c'è da registrare con soddisfazione la riconciliazione (duratura?) tra i due partiti che si contendevano Zanzibar sulla base di un odio secolare a base etnica. Si tratta del frutto di pressioni da tutte le parti, ma anche del desiderio comune di affermarsi come stato indipendente, magari dissolvendo l'Unione di Tanzania. Come già vi accennavo ci sono in vista petrolio e gas, che la costituzione assegna all'Unione e non alle sole isole. Le stesse tendenze particolariste si vanno rafforzando in tutto il paese rispetto alla Comunità dell'Africa Orientale, da cui si prevedono pi danni che vantaggi. Per motivi differenti, si ha paura di tutti e 4 gli stati nostri partner nell'impresa. Nonostante vi siano ragioni (non solo economiche) di temere, in questi tempi l'isolamento è semplicemente impossibile. Per questo in settimana la Tanzania, con l'approvazione del Parlamento, ha firmato il protocollo che istituisce il mercato comune a partire da luglio. Dio ci aiuti a lavorare sempre per l'unità della famiglia umana nella giustizia e nella pace.
Vostro fr. Riccardo Maria
DALLE COSTITUZIONI: 7.5. LA MADRE DELLA CHIESA
7.5.1. Quando iniziò la comunità di Gerusalemme, la Vergine Maria contribuì all'unità perfetta delle membra del suo figlio, pregando con essi che venissero colmati del dono dello Spirito Santo. 7.5.2. Pregando con Maria, amandola come figli desiderosi di imitarla diventeremo uniti come figli dello stesso grembo, e magnificheremo insieme il Signore con un cuore grato, stupito, umile, speranzoso e profetico come il suo. 7.5.3. Allora tutte le nostre comunità, piene di gioia e Spirito Santo, saranno pronte ad essere usate da Dio Onnipotente per compiere le sue meraviglie.
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