5xMille
Firma sulla dichiarazione dei redditi (CUD, 730 o UNICO) per dare il 5xMille all'Associazione Hakuna Matata Onlus.
Basta firmare l'apposito modulo e indicare il nostro Codice Fiscale 97187040825.
Per bonifico o donazioni il codice IBAN è IT98P0760104600000050619790
Una sola parola: Grato
Da
poco si è conclusa la mia prima esperienza in terra di missione e
non nego che inizialmente ero un po’ in ansia perché pensavo
di non essere all'altezza, ma allo stesso tempo non vedevo l'ora di
fare questa esperienza.
Ahimé
queste righe non potranno mai spiegare e trasmettere le emozioni che
ho vissuto.
Le
giornate nel villaggio di Mapogoro sono state intense e
bellissime:
uno
dei miei momenti preferiti era la sera, prima di andare a dormire mi
accomodavo nel mio posticino preferito e mentre scrutavo il
cielo, passavo del tempo a pensare e fare delle riflessioni: tante
volte, nonostante siamo circondati da così tanto benessere, ci
lamentiamo come se fossimo sfortunati o poveri, in realtà poveri lo
siamo ma di spirito, siamo talmente concentrati su noi stessi che
facciamo fatica a vedere al di là della punta del nostro naso,
non accorgendoci che magari accanto c'è qualcuno che avrebbe
bisogno di una nostra mano tesa.
Talvolta
siamo talmente fortunati e privilegiati da dare troppe cose per
scontate,
perdendo e non capendo la vera essenza della vita:
l'acqua, una casa, un'auto, la corrente elettrica,
normalità per noi, "un
lusso" per molta gente del villaggio.
Se dovessi immaginare il paradiso lo immaginerei abitato dalla gente
che ho incontrato nel villaggio durante la missione!
Nonostante
non siano dei “privilegiati”,
sono
felici e grati di quel poco che hanno, sorridono alla vita con
tanta disinvoltura e
senza
che se ne siano
accorti,
hanno
avuto il potere di farmi sentire piccolo, anzi minuscolo… Questo
modo di vivere che hanno, mi ha disarmato ma allo stesso tempo mi ha
dato quella scossa per far si che smettessi di lamentarmi ed
iniziassi ad apprezzare ed amare ciò di cui sono circondato.
Sarò
per sempre grato alla gente del villaggio, ai “guerrieri Masai”
che, nonostante avessimo problemi nel comunicare, nonostante
l'abissale differenza tra le nostre abitudini, culture, stile di
vita, con la loro gentilezza mi hanno accolto come se fossi uno di
loro includendomi sempre nelle loro attività giornaliere,
portandomi a visitare le loro case/capanne, facendomi sentire
protetto e al sicuro, come se nulla mi potesse accadere con loro
al mio fianco. La mia gratitudine va a padre Salvatore, missionario
fidei donum, che spesso nei giorni trascorsi insieme ripeteva la
parola "CORAGGIO", e pensandoci bene, il coraggio potrebbe
e dovrebbe essere un modo di affrontare la vita.
In
effetti a volte dovremmo smettere di rimanere fermi, bloccati con la
paura di fare quel primo passo che magari ci terrorizza perché,
solo
dopo
quel primo passo,
ci accorgeremo che in fin dei conti la cosa più difficile e paurosa
ė
rimere
fermi. Oltre a tanta fede, il coraggio è ciò che occorre per fare
ciò che padre Salvatore fa: da più di vent'anni vive in quella zona
della Tanzania spendendosi per i bambini e le persone del luogo,
donandogli il
suo tempo, le
sue cure,
costruendo case, scuole, chiese, pozzi... La mia gratitudine va anche
a Padre Dario che mi ha dato l'occasione di fare questa esperienza.
Lui
è una di quelle rare persone che in silenzio, con tanto amore e
tanta passione si spende e fa tantissimo per i più bisognosi.
Grazie
all'Associazione da lui fondata,
ogni anno riesce a raccogliere dei fondi che destina alla
missione. Sono certo che anche per loro, quando sarà il momento, ci
sarà un
bel posto riservato lassù in Paradiso.
Ero
partito con l'intento di aiutare, ma alla fine sono stati loro ad
aiutare me!
Dal
mio canto mi sono prestato a dare una mano nel tinteggiare aule,
chiese, ricevendo in cambio quella luce spirituale che il dio denaro
non potrà mai comperare.
In
quella gente e in quel luogo ho trovato l'Amore, la Felicità, la
Gratitudine, la Pace ed ho rafforzato la Fede.
Se
dovessi racchiudere questa esperienza in un’unica parola, la parola
sarebbe "GRATO". Grato perché adesso i miei occhi stanno
realmente iniziando a vedere ciò che Dio mi ha donato.
In
27 anni è di gran lunga la cosa migliore che ho fatto nella mia
vita… ci ho lasciato un pezzettino del mio cuore e sono certo che
vi ritornerò.
Asante
Mungu! (Grazie Signore)
Salvatore
Pisciotta